ll Masterplan di MIND – Milano Innovation District

Un connubio di innovazione e multidisciplinarietà per la città del futuro

Resilienza e flessibilità per uno sviluppo che durerà 99 anni

MIND (situato tra Rho e Milano) sarà un laboratorio di innovazione urbana che sta nascendo sullo strato di una città “effimera” come Expo2015, le cui tracce – rappresentate dalle assialità principali Cardo e Decumano – ne rappresentano l’ossatura e l’eredità.

Il ritmo del progetto

L’impianto urbano di MIND, sviluppato in collaborazione con LAND, poggerà sulla spina dorsale del Decumano e si svilupperà su un “pentagramma” composto da un ritmo di linee leggere e linee più spesse che rappresentano i nuovi assi e i nuovi ambiti urbani.La ritmicità del pentagramma sarà interrotta dal sistema dei parchi, che completano organicamente la nuova dimensione di città. La natura, che comprende anche elementi d’acqua nel perimetro, si insinua tra le linee creando così un contrasto armonico con la parte costruita. Nasce così una sequenza di nuovi spazi urbani che si snodano dal decumano e si irradiano su tutto il distretto.

Il ritmo del progetto

L’impianto urbano di MIND, sviluppato in collaborazione con LAND, poggerà sulla spina dorsale del Decumano e si svilupperà su un “pentagramma” composto da un ritmo di linee leggere e linee più spesse che rappresentano i nuovi assi e i nuovi ambiti urbani.La ritmicità del pentagramma sarà interrotta dal sistema dei parchi, che completano organicamente la nuova dimensione di città. La natura, che comprende anche elementi d’acqua nel perimetro, si insinua tra le linee creando così un contrasto armonico con la parte costruita. Nasce così una sequenza di nuovi spazi urbani che si snodano dal decumano e si irradiano su tutto il distretto.

Il ritmo del progetto

L’impianto urbano di MIND, sviluppato in collaborazione con LAND, poggerà sulla spina dorsale del Decumano e si svilupperà su un “pentagramma” composto da un ritmo di linee leggere e linee più spesse che rappresentano i nuovi assi e i nuovi ambiti urbani.La ritmicità del pentagramma sarà interrotta dal sistema dei parchi, che completano organicamente la nuova dimensione di città. La natura, che comprende anche elementi d’acqua nel perimetro, si insinua tra le linee creando così un contrasto armonico con la parte costruita. Nasce così una sequenza di nuovi spazi urbani che si snodano dal decumano e si irradiano su tutto il distretto.

Il ritmo del progetto

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Spazi interni

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Spazi interni

I cardini del masterplan e il common ground

Il progetto è fondato su alcuni elementi principali: lo spazio per lavorare e generare innovazione, lo spazio dell’abitare, lo spazio della cura e lo spazio per muoversi, tutti quanti uniti dal common ground come unico elemento di grande connessione a livello dei pedoni e della mobilità, soprattutto lenta.Il common ground, ossia i primi 10 metri di altezza di tutti gli edifici e il sistema del public realm tra di essi, costituisce lo spazio di condivisione pubblica, di intersezione della natura con gli edifici.Spazio d’incontro e di scambio in una città nuova che vive che includeranno: hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione.

I cardini del masterplan e il common ground

Il progetto è fondato su alcuni elementi principali: lo spazio per lavorare e generare innovazione, lo spazio dell’abitare, lo spazio della cura e lo spazio per muoversi, tutti quanti uniti dal common ground come unico elemento di grande connessione a livello dei pedoni e della mobilità, soprattutto lenta.Il common ground, ossia i primi 10 metri di altezza di tutti gli edifici e il sistema del public realm tra di essi, costituisce lo spazio di condivisione pubblica, di intersezione della natura con gli edifici.Spazio d’incontro e di scambio in una città nuova che vive che includeranno: hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione.

I cardini del masterplan e il common ground

Il progetto è fondato su alcuni elementi principali: lo spazio per lavorare e generare innovazione, lo spazio dell’abitare, lo spazio della cura e lo spazio per muoversi, tutti quanti uniti dal common ground come unico elemento di grande connessione a livello dei pedoni e della mobilità, soprattutto lenta.Il common ground, ossia i primi 10 metri di altezza di tutti gli edifici e il sistema del public realm tra di essi, costituisce lo spazio di condivisione pubblica, di intersezione della natura con gli edifici.Spazio d’incontro e di scambio in una città nuova che vive che includeranno: hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione.

I cardini del masterplan e il common ground

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Spazi interni

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Spazi interni

“MIND sarà una città pedonale, attraversata da parchi e giardini, con una cintura blu di acqua che unisce e non divide dallo sviluppo urbano limitrofo. MIND non è un’isola nella città ma è l’inizio di una nuova città.”

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Spazi interni

Mix funzionale

Nel cuore dello sviluppo si trova il Parco del Cibo della Salute, nella sua parte est il Parco dello Sport e dell’Intrattenimento, nella sua parte ovest la connessione con la città di Rho e, in particolare, con il nuovo parco di Rho-Arese.A livello programmatico il sistema delle grandi ancore pubbliche, tra le quali ricordiamo l’ospedale Galeazzi, il Tecnopolo, la nuova Università di Milano e Fondazione Triulza, è circondato da un mix funzionale con prevalenza di spazi per uffici, laboratori e light-industry che ospitano la Federated Innovation. A questi si aggiunge una componente significativa di residenziale Built-to-Rent, di spazi per studentati e di spazi per residenze per anziani.Le volumetrie degli spazi di lavoro e light-industry sono compatte e flessibili, mentre quelle dedicate agli spazi dell’abitare sono alte e slanciate. Entrambe sono connesse da quello che definiamo common ground verticale, ovvero uno stacco in altezza che unisce i tetti e le terrazze degli spazi del lavoro con gli spazi comuni dedicati all’abitare.

Mix funzionale

Nel cuore dello sviluppo si trova il Parco del Cibo della Salute, nella sua parte est il Parco dello Sport e dell’Intrattenimento, nella sua parte ovest la connessione con la città di Rho e, in particolare, con il nuovo parco di Rho-Arese.A livello programmatico il sistema delle grandi ancore pubbliche, tra le quali ricordiamo l’ospedale Galeazzi, il Tecnopolo, la nuova Università di Milano e Fondazione Triulza, è circondato da un mix funzionale con prevalenza di spazi per uffici, laboratori e light-industry che ospitano la Federated Innovation. A questi si aggiunge una componente significativa di residenziale Built-to-Rent, di spazi per studentati e di spazi per residenze per anziani.Le volumetrie degli spazi di lavoro e light-industry sono compatte e flessibili, mentre quelle dedicate agli spazi dell’abitare sono alte e slanciate. Entrambe sono connesse da quello che definiamo common ground verticale, ovvero uno stacco in altezza che unisce i tetti e le terrazze degli spazi del lavoro con gli spazi comuni dedicati all’abitare.

Mix funzionale

Nel cuore dello sviluppo si trova il Parco del Cibo della Salute, nella sua parte est il Parco dello Sport e dell’Intrattenimento, nella sua parte ovest la connessione con la città di Rho e, in particolare, con il nuovo parco di Rho-Arese.A livello programmatico il sistema delle grandi ancore pubbliche, tra le quali ricordiamo l’ospedale Galeazzi, il Tecnopolo, la nuova Università di Milano e Fondazione Triulza, è circondato da un mix funzionale con prevalenza di spazi per uffici, laboratori e light-industry che ospitano la Federated Innovation. A questi si aggiunge una componente significativa di residenziale Built-to-Rent, di spazi per studentati e di spazi per residenze per anziani.Le volumetrie degli spazi di lavoro e light-industry sono compatte e flessibili, mentre quelle dedicate agli spazi dell’abitare sono alte e slanciate. Entrambe sono connesse da quello che definiamo common ground verticale, ovvero uno stacco in altezza che unisce i tetti e le terrazze degli spazi del lavoro con gli spazi comuni dedicati all’abitare.

Mix funzionale

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Spazi interni

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Spazi interni

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Spazi interni

Mobilità lenta e sostenibilità

Il distretto è quasi interamente car-free: un nuovo paradigma di spazio urbano che dà precedenza a pedoni, biciclette e mobilità lenta e che cerca costantemente di rompere il confine tra spazi interni e spazi esterni.Altra grande peculiarità del progetto MIND sono i suoi altissimi standard di sostenibilità: a scala di distretto, MIND riceverà la certificazione LEED for Cities and Communities; a scala di edifici, già dalle primissime fasi di masterplan, sono stati applicati principi basati sul DFMA – Design For Manufacturing and Assembly -, metodo che consente di controllare e garantire le emissioni di carbonio e di CO2 per l’intero ciclo di vita degli edifici stessi. Inoltre, tutti gli edifici saranno certificati LEED BD+C e Well.

Mobilità lenta e sostenibilità

Il distretto è quasi interamente car-free: un nuovo paradigma di spazio urbano che dà precedenza a pedoni, biciclette e mobilità lenta e che cerca costantemente di rompere il confine tra spazi interni e spazi esterni.Altra grande peculiarità del progetto MIND sono i suoi altissimi standard di sostenibilità: a scala di distretto, MIND riceverà la certificazione LEED for Cities and Communities; a scala di edifici, già dalle primissime fasi di masterplan, sono stati applicati principi basati sul DFMA – Design For Manufacturing and Assembly -, metodo che consente di controllare e garantire le emissioni di carbonio e di CO2 per l’intero ciclo di vita degli edifici stessi. Inoltre, tutti gli edifici saranno certificati LEED BD+C e Well.

Mobilità lenta e sostenibilità

Il distretto è quasi interamente car-free: un nuovo paradigma di spazio urbano che dà precedenza a pedoni, biciclette e mobilità lenta e che cerca costantemente di rompere il confine tra spazi interni e spazi esterni.Altra grande peculiarità del progetto MIND sono i suoi altissimi standard di sostenibilità: a scala di distretto, MIND riceverà la certificazione LEED for Cities and Communities; a scala di edifici, già dalle primissime fasi di masterplan, sono stati applicati principi basati sul DFMA – Design For Manufacturing and Assembly -, metodo che consente di controllare e garantire le emissioni di carbonio e di CO2 per l’intero ciclo di vita degli edifici stessi. Inoltre, tutti gli edifici saranno certificati LEED BD+C e Well.

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Cliente
Lendlease
Luogo
Milano, Italia
Anno
2022
Tipologia
Mixed-use Building
Categoria
Masterplan
Area
1,100,000 mq
Stato
In corso